Rasha del Grande Fratello si sfoga dopo l’annuncio della tregua a Gaza. Le parole commoventi della concorrente palestinese
Un momento di forte intensità emotiva ha attraversato la Casa del Grande Fratello, durante la puntata di lunedì’ 13 ottobre, in cui Simona Ventura ha annunciato in diretta la tregua tra Israele e Hamas e la liberazione di alcuni ostaggi. Mentre in studio si parlava di un “giorno straordinario” e di una nuova possibilità di pace, Rasha Younes, concorrente di origine palestinese, ha espresso il suo dolore e la sua rabbia in modo diretto e sincero.
Le parole dure ma vere di Rasha
Nonostante la bella notizia, Rasha ha sottolineato che la pace non toglie le migliaia di vittime che ha fatto questo periodo storico: “Quando mi ha detto la pace… io tipo volevo dire: ma che pace, che pace, gli avete tolto la terra e li avete ammazzati tutti. Voglio vede’ a Gaza, quelli di Gaza che fanno…” ha detto Rasha con la voce rotta, lasciando senza parole i coinquilini. Per lei, la parola “pace” non può cancellare il dolore e la devastazione vissuti dal suo popolo.
La concorrente ha poi spiegato che, nonostante viva in Italia e si senta anche italiana, le sue radici restano profondamente legate alla Palestina: “Sono palestinese di origine, la mia famiglia lo è. Io sono apolide, figlia del mondo. Vivo in Italia, ma non ho Stato perché sono nata lì. Mi sento italiana, ma anche tanto araba”, ha detto in giardino una volta finita la puntata.
In un confronto avvenuto nei giorni precedenti con Omer, il concorrente siriano che ha vissuto la guerra sulla propria pelle, Rasha aveva già mostrato la sua sensibilità verso il tema: “Mi sento privilegiata, sono cresciuta nel benessere, ma potevo essere lì. Omer ha vissuto quello che vive ora il mio paese. Lo capisco perché so la storia, conosco la storia. Lo vivo come senso di colpa, fa male. Ti ammazzano queste cose, non è umano tutto questo. Vedi un bimbo piangere perché ha fame”.
Parole intense, che hanno colpito tutti nella Casa e anche fuori, dove il pubblico ha riconosciuto in lei una voce autentica e ferita, capace di trasformare un reality in un momento di riflessione profonda.
