Spoiler Amici 25, Riccardo Stimolo chiede scusa: la confessione che divide il pubblico

Riccardo ad Amici 25 chiede scusa

Riccardo Stimolo chiede scusa per il suo passato controverso. Scopri i dettagli del caso Amici e il dibattito che ne è nato

Un passato che torna a bussare alla porta e un presente costretto a fare i conti con la maturità. Negli ultimi giorni Riccardo Stimolo è finito al centro delle polemiche dopo la diffusione di alcuni vecchi commenti social contenenti insulti rivolti a un ragazzo gay, una ragazza sorda, persone in sovrappeso e alla comunità trans. Parole che risalgono a tre anni fa, quando l’allievo di Amici aveva appena 16 anni, ma che oggi hanno acceso un acceso dibattito tra spettatori e fan del programma.

Il caso esploso sui social

I messaggi incriminati sono tornati virali nelle ultime settimane, generando un’ondata di indignazione. Molti utenti hanno chiesto alla produzione di prendere posizione, mentre altri hanno invocato una riflessione più profonda sulla responsabilità delle parole, soprattutto quando si diventa personaggi pubblici.

Riccardo, consapevole della portata della vicenda e del dolore causato, ha deciso di intervenire direttamente nel daytime andato in onda ieri, affrontando la questione senza filtri. “Non c’è nulla da ridere: oggi me ne rendo conto”. Con voce ferma, Riccardo ha ricostruito quei momenti: “Tre anni fa mi sono permesso di scrivere delle cose che non pensavo, per leggerezza e per ridere. Se penso adesso a me a 16 che le scrive dico, ma ridere di che? Cosa c’è da ridere. Purtroppo l’ho fatto e mi dispiace, mi dispiace in primis per le persone che hanno letto quelle cose e si sono sentite ferite da me.”

Il cantante ha ammesso che quel comportamento non rispecchiava né chi è oggi né chi era davvero allora, sottolineando come l’immaturità non possa essere una scusante: “Secondo me neanche a 16 anni una cosa del genere va bene, l’età non è una giustificazione, non esiste giustificazione a una cosa di questo tipo”. Un passaggio particolarmente toccante arriva quando Riccardo parla della sua famiglia: “Mi dispiace anche per i miei genitori perché mi hanno dato un’educazione diversa dal denigrare un’altra persona. Non si meritano di vedere loro figlio che sbaglia, perché mi hanno insegnato tutt’altro.”

Per il giovane allievo, crescere significa soprattutto imparare ad assumersi la responsabilità delle proprie azioni: “Se sbaglio devo chiedere scusa. Io chiedo scusa. Se avessi davanti queste persone sarebbe la prima cosa che farei.”

Le reazioni del pubblico

Le parole di Riccardo hanno diviso: c’è chi ha apprezzato la sincerità, la crescita e la volontà di mettersi in discussione, e chi invece sostiene che certi errori non possano essere liquidati come “ragazzate”.

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