Marco Carta si racconta in modo sincero a Verissimo, esplorando il difficile legame con il padre e le sue scelte di vita
Marco Carta si è raccontato a cuore aperto nel salotto di Verissimo, in un’intervista intensa e ricca di emozioni con Silvia Toffanin. Il cantante ha parlato del difficile rapporto con la figura paterna, rivelando di aver scoperto solo in età adulta la verità sulle sue assenze.
Le parole del cantante
In un’ intervista molto sincera, Marco ha detto: “Non facevo pace con l’idea che lui non mi avesse voluto conoscere…”, spiegando che per anni ha creduto che il padre fosse malato. Tuttavia, ha poi appreso che l’uomo lottava contro delle dipendenze, un dettaglio che ha cambiato la sua percezione della storia familiare. “Le sue dipendenze hanno dato pace ai puzzle che non riuscivo a comporre… Lo odiavo perché non capivo il motivo per cui non voleva conoscermi, ma quando ho saputo la verità ho riflettuto…”.
Durante l’intervista, Marco ha ammesso che, se potesse, oggi direbbe qualcosa di forte al padre, ma allo stesso tempo sentirebbe il bisogno di abbracciarlo. Un’emozione contrastante che dimostra quanto il passato abbia segnato profondamente il suo percorso personale.
Il periodo buio e il giudizio pubblico
Silvia Toffanin ha poi affrontato un altro momento delicato della vita del cantante: le accuse di furto che, anni fa, avevano scatenato un’ondata di critiche nei suoi confronti. Marco ha ribadito di essere stato assolto, ma il giudizio pubblico ha lasciato cicatrici profonde: “Mi sono sentito giudicato, solo… Non uscivo di casa per settimane… Avevo il terrore”.
Nonostante tutto, oggi Marco è pronto a voltare pagina, dimostrando una straordinaria resilienza. La sua intervista a Verissimo ha mostrato un uomo che ha trovato la forza di affrontare i fantasmi del passato e di guardare avanti con maggiore consapevolezza. Adesso ha accanto a sé una persona che ama, Luca e che lo accompagna in questa nuova fase della vita. Ha anche cantato la sua nuova hit, presentata a San Marino, che sta facendo ballare tutti.