Cristiano Malgioglio si apre in un’intervista esclusiva, parlando di legami e momenti indimenticabili nella sua vita.
Tra risate, battute surreali e confessioni intime, Cristiano Malgioglio, intervistato nel salotto di Silvia Toffanin a Verissimo, si è lasciato andare a un racconto autentico che mescola nostalgia, affetto e il suo inconfondibile senso dell’umorismo. Un dialogo spontaneo che diventa lo specchio di un periodo particolarmente intenso, fatto di lavoro, legami e ricordi difficili da elaborare.
Un anno incredibile per Malgioglio
Malgioglio parla di un anno che definisce “bellissimo”, ricco di momenti che non si aspettava di vivere. Il riferimento è anche agli amici incontrati lungo il percorso televisivo, tra cui Maria De Filippi, presenza che per lui rappresenta un punto fermo. Poi aggiunge un ringraziamento alla grande famiglia Mediaset: “Quando sono vicino a voi è come sentirmi in famiglia“, confessa, sottolineando quanto il senso di appartenenza sia diventato centrale nella sua vita.
Non mancano i dettagli teneri e simbolici, come l’amore per i fiori – soprattutto le rose e i tulipani – che per lui rappresentano una forma di cura, di bellezza e di attenzione verso l’altro.
Il lato più fragile: “Il Natale mi provoca angoscia”
Dietro l’ironia, però, emerge una ferita mai rimarginata. Malgioglio racconta il suo rapporto complicato con il Natale, una festa che ha perso il suo significato dopo la scomparsa della madre. Ricorda le tavolate in Sicilia, i profumi della cucina di famiglia, i genitori e le sorelle riunite. Poi il vuoto. “Quando è morta mia mamma ho detto che non avrei più mangiato una fetta di panettone“, rivela. Da anni, infatti, il Natale è sinonimo di fuga: quest’anno partirà per Istanbul, lontano da tutto ciò che riapre quella malinconia profonda che lui stesso definisce “angoscia”.
Come spesso accade con Malgioglio, il tono cambia all’improvviso. Tra una confessione e l’altra spunta il racconto, a metà tra il serio e il paradossale, dei furti subiti in casa: tre volte, con la sparizione di una collezione di ben 300 occhiali. E poi la battuta diventata virale ai ladri: “Devono stare attenti, perché in casa ho un pitone. Libero“.
Il siparietto continua con un aneddoto improbabile su una presunta foto con David Letterman, che a parere della produzione non esiste. Tra battute, provocazioni e ricordi dolorosi, Cristiano Malgioglio mostra ancora una volta la sua doppia anima: quella leggera e teatrale, capace di far sorridere con una frase, e quella più fragile, che parla di perdita, solitudine e bisogno di affetto.
Un racconto che non cerca compassione, ma comprensione, e che restituisce l’immagine di un artista che continua a vivere tutto con intensità, anche quando fa male.