Miss Italia Mascotte, scandalo in Campania: cosa è successo

Miss mascotte sotto critica

Il caso di Miss Italia scatenato su TikTok: una 13enne vince la fascia. Scopri tutti i dettagli del fenomeno

Negli ultimi giorni, TikTok e Twitter sono stati travolti da un caso che ha dell’incredibile. Alcuni video girati durante la selezione campana di Miss Italia Mascotte. Una ragazza riceve la fascia e il premio sul palco. Microfono alla mano, dichiara di avere solo 13 anni e di provenire dalla provincia di Caserta. Un’affermazione che lascia di stucco il pubblico e scatena un’ondata di commenti increduli online.

Le polemiche sul web

Molti utenti, inizialmente, hanno pensato a uno scherzo o a un errore, ma a confermare l’età è stato lo stesso presentatore e responsabile dell’organizzazione in Campania, che in un secondo video ammette senza esitazione: «Sì, ha 13 anni».

Miss Italia Mascotte, pensata per aspiranti concorrenti minorenni, ha però regole chiare: l’età minima deve essere 17 anni, mentre l’accesso al concorso ufficiale Miss Italia è riservato a chi ha tra i 18 e i 30 anni. La patron Patrizia Mirigliani è intervenuta con una nota durissima: «È incredibile l’errore compiuto dal nostro collaboratore. Ho elevato l’età delle Miss a 18 anni proprio per evitare la presenza di minorenni, una regola da rispettare soprattutto tra le Mascotte».

Nel comunicato ufficiale si precisa che il regolamento consente la partecipazione solo a chi compirà 18 anni entro il 31 agosto 2025 e non supererà i 30 anni nello stesso anno. Le selezioni “Mascotte” sono riservate esclusivamente a chi compirà 18 anni tra il 31 agosto 2025 e il 31 agosto 2026, mai a chi ha appena 13 anni.

Definendo la vicenda una “violazione grave e inammissibile”, Mirigliani ha annunciato la revoca immediata dell’incarico, con risoluzione del contratto e ritiro della concessione per organizzare le selezioni regionali in Campania.

L’episodio ricorda che l’ultima minorenne a vincere Miss Italia fu Daniela Ferolla nel 2001, a soli 17 anni. Da allora, le regole sono state rese più rigide per tutelare le partecipanti e l’immagine del concorso.

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