Uomini e Donne incarnato: la controversia tra Armando Incarnato e Cristina Tenuta ha preso fuoco, cosa è successo?
Un semplice like ha scatenato un terremoto. Bastava poco per innescare la miccia, e così è stato: Armando Incarnato e Cristina Tenuta sono finiti al centro di un’accesa polemica social che ha rapidamente travalicato i confini di Uomini e Donne. Tutto è nato da una storia Instagram di Armando, a cui Cristina avrebbe messo un like. Da lì, le supposizioni su un possibile interesse ancora vivo e una replica immediata di Cristina: “Sono solo vostre interpretazioni”.
Armando Incarnato non ci sta
Ma Armando non ha accettato quel chiarimento e ha alzato il tiro con un messaggio che ha incendiato il web: “Occhio a dire bugie su di me, sennò tocca che dico io la verità sul tuo conto“.
Una minaccia velata che è presto diventata accusa diretta: secondo Incarnato, Cristina durante la sua esperienza nel programma avrebbe avuto una relazione segreta con una donna, mentre faceva finta – a suo dire – di cercare un uomo. “Vogliamo dirlo a tutti che mentre facevi finta di relazionarti agli uomini avevi la fidanzata fuori? Sì tesò, la fidanzata!”, ha scritto lui.
Parole pesanti, che hanno scatenato reazioni contrastanti. Da un lato chi crede che Armando abbia solo voluto difendersi, dall’altro chi lo accusa di aver strumentalizzato un tema delicato come l’orientamento sessuale per attaccare pubblicamente un’ex collega di programma. Cristina, dopo un primo sfogo, ha scelto di non replicare oltre. E il suo silenzio è apparso a molti come un messaggio ancora più forte.
Non è la prima volta che Armando utilizza i social per regolare i conti con chi ha condiviso con lui l’esperienza televisiva. Ma in questo caso il dibattito ha preso una piega ben più seria, toccando la sfera più intima e personale di una donna che, almeno fino a prova contraria, ha il diritto di non essere messa alla gogna mediatica per le proprie scelte private.
E allora, vale davvero la pena trasformare ogni like in una bomba? Ogni silenzio in un processo pubblico? Forse no. Forse è il momento di ridisegnare i confini tra ciò che è visibilità e ciò che è rispetto.
