Noto giornalista asfalta Alfonso Signorini!

Alfonso Signorini commosso

Grande Fratello, noto giornalista asfalta pubblicamente Alfonso Signorini: le parole dell’esperto di gossip sul conduttore del reality show

NOTO GIORNALISTA SI SCAGLIA CONTRO ALFONSO SIGNORINI: LE PAROLE DELL’ESPERTO DI GOSSIP SUL CONDUTTORE DEL GRANDE FRATELLO- Alfonso Signorini, conduttore del GF, con il suo articolo sul settimanale “Chi”, per celebrare i 30 anni del giornale, non ha fatto arrabbiare solamente Gabriele Parpiglia, ex autore del reality show di Canale 5, ma anche un altro giornalista. L’esperto di gossip, infatti, non ha citato neppure il collega, Umberto Brindani che aveva favorito il suo ingresso nel mondo della comunicazione.

Le parole del giornalista

Ecco le sue dichiarazioni: “Cerco di non usare mai Fb per beghe personali o polemichette di nessun interesse. Ma stavolta devo fare un’eccezione, per un microscopico episodio di “damnatio memoriae” che dimostra fra l’altro quanto sia vera la frase “la riconoscenza è il sentimento del giorno prima”. Dunque, succede che Alfonso Signorini, nel celebrare i 30 anni del settimanale Chi, pubblica sul suo giornale un lungo elenco di persone che vi hanno lavorato. Bontà sua, mette anche il mio nome, infrattandolo tra i “capi” (così, tra virgolette) che «si sono alternati in questi 30 anni», in compagnia di numerosi validissimi colleghi che hanno rivestito ruoli di caporedattore o caposervizio. Ma io di quel giornale non sono stato un “capo tra virgolette”: ne sono stato direttore responsabile, tra il 2005 e il 2006, subito dopo la grandissima Silvana Giacobini. Non solo. All’epoca favorii l’assunzione proprio del medesimo Signorini, con il ruolo di vicedirettore, non prima di avergli chiesto, per ragioni di opportunità, di “sfilarsi” dalla scuderia di Lele Mora, di cui faceva parte. E quando Marina Berlusconi mi pregò di prendere la direzione di Tv Sorrisi e Canzoni (ottobre 2006) lasciai il timone ad Alfonso, che nell’anno e mezzo trascorso al mio fianco aveva più o meno imparato il mestiere di direttore”.

Infine, Umberto ha asserito: “Nel 2005, sotto la mia direzione, Chi toccò il record di diffusione media (540 mila copie, oggi ne vende 63.012, dati Ads) con punte di oltre 1 milione di copie vendute. In seguito (2008), Signorini e altri brigarono per farmi fuori da Sorrisi e dalla Mondadori, ma questa è un’altra storia. Aggiungo solo che quando mi licenziarono Sorrisi vendeva 1.070.000 copie. Nei tre mesi successivi ne perse 300 mila. Forse non aveva imparato così bene”. Che cosa ne pensate? Da che parte state?

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