Letizia Petris rompe il silenzio e racconta la vicenda che l’ha turbata per anni

Letizia Petris Beatrice Luzzi

Spoiler Gf 19, l’ex gieffina racconta la sua battaglia contro insulti, profili fake e persecuzioni online: le sue parole

Dopo due anni di insulti, minacce, accuse inventate e profili fake creati in serie, Letizia Petris ha deciso di mettere fine al silenzio. L’ex concorrente del Grande Fratello ha scelto di raccontare pubblicamente ciò che ha vissuto: una vera e propria persecuzione digitale, durata troppo a lungo e arrivata fino alla decisione di denunciare una persona ancora ignota.

Le parole dell’ex gieffina

Letizia descrive un incubo iniziato due anni fa e mai davvero interrotto. Nonostante le segnalazioni ripetute a Instagram — “almeno mille volte”, racconta — ogni profilo veniva sì chiuso, ma ne compariva subito un altro. Un ciclo infinito e logorante.

Adesso sono stanca, quindi non vedo l’ora di scoprire chi sei”, confessa con amarezza. Per molto tempo, spiega, aveva evitato la denuncia per non complicare la vita a nessuno, ma la situazione è degenerata al punto da non poter più essere ignorata.

Letizia tiene a chiarire un punto fondamentale: la visibilità non può mai diventare una giustificazione per l’odio. “Il fatto che io abbia fatto il Grande Fratello non vi dà il permesso di denigrarci, minacciarci, insultarci. Siamo aperti alla critica, certo, ma c’è una differenza enorme tra un’opinione e la persecuzione.”

Le sue parole delinea­no un punto spesso dimenticato nel mondo dei social: dietro ogni schermata c’è una persona reale. “Non vi rendete conto delle cose che scrivete. Siete ossessionati da un qualcuno che vi siete immaginati nella vostra testa. Il personaggio è diverso dalla persona.”

Tra gli aspetti più dolorosi della vicenda, Letizia sottolinea un dettaglio che l’ha profondamente colpita: “La maggior parte degli insulti arrivava da donne adulte, spesso madri o nonne. Ed è questa la cosa che dispiace di più. Tra donne dovremmo essere una squadra, invece passiamo il tempo a distruggerci.”

Una riflessione amara e lucida, che mette in evidenza un problema radicato e sempre più diffuso: l’odio digitale normalizzato, capace di travolgere chiunque, anche chi — come Letizia — non ha mai alimentato polemiche né cercato scontri.

Oggi, dopo aver trovato il coraggio di denunciare, Letizia Petris mira a un obiettivo semplice ma essenziale: la verità. Sapere chi si nasconde dietro anni di attacchi e porre fine a un gioco crudele che non dovrebbe mai riguardare nessuno. La sua testimonianza diventa così un monito forte contro la violenza online e un invito a ricordare che i social non sono terra di nessuno.

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