Fedez e Tony Effe, volano parole grosse tra i due!

Fedez

Scontro infuocato tra Fedez e Tony Effe: cosa si sono detti i due ex cantanti di Sanremo 2025, Festival della Musica condotto da Carlo Conti?

SCONTRO TRA FEDEZ E TONY EFFE: SCINTILLE VIA SOCIAL TRA I RAPPER- Lo scontro tra Fedez e Tony Effe infiamma il dibattito mediatico e giudiziario, mentre le polemiche si moltiplicano e le trasmissioni televisive cavalcano l’onda. Al centro della bufera, presunti episodi di violenza, intercettazioni controverse e un intreccio tra musica, cronaca e televisione che promette ancora sviluppi.

Tony Effe, rispondendo alle ultime accuse che lo coinvolgerebbero in presunti atti violenti, ha replicato con tono ironico e tagliente: “Cosa è successo? Dovete chiedere a Fedez ragazzi, è lui il carabiniere. Come mai questa definizione? Dà informazioni, dice cose insomma… come ti posso dire, aiuta le indagini, no? Se c’è stata una rissa? Ci sarà un processo. Tu fai il giudice? Se è vero che ho detto “vi ammazziamo tutti” e ho tirato dei calci a una vetrata? Ci sarà un processo. Io ho lanciato bottiglie addosso a persone? Se ho usato pali di ferro? Non è vero”, ha asserito il rapper romano e compagno di Giulia De Lellis.

La risposta dell’ex marito di Chiara Ferragni

Fedez, da parte sua, non ha evitato di rispondere, pur sottolineando la volontà di non alimentare il clima da talk show: Mi chiedete se parlavo di Tony Effe? Ora si passa dall’inchiesta al gossip? Non partecipo a queste trasmissioni. Su Luca Lucci e Iovino, non sono indagato, molte intercettazioni non hanno valore penale. Se a qualcuno non piace la mia risposta, non è un problema mio.”

Il rapper ha inoltre reagito con sarcasmo alle critiche provenienti dallo studio: “Giletti gioca con l’altezza, ma ha sbagliato di molto le misure. E poi mi si critica per le amicizie? Anche Giletti ha amici pregiudicati, con la differenza che lui ci lavora insieme e riceve da loro le notizie.”

In un clima di accuse incrociate e retorica infuocata, il caso si presta a ulteriori sviluppi sia sul piano giudiziario sia su quello dell’opinione pubblica. La sensazione è che la storia non sia destinata a chiudersi presto, e che le aule dei tribunali come quelle televisive, continueranno a essere il teatro di questa intricata vicenda.

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