Anticipazioni prima serata Sanremo 2025: le dichiarazioni di Carlo Conti e dei co-conduttori, Gerry Scotti e Antonella Clerici in diretta
SPOILER PRIMA SERATA SANREMO 2025: LE DICHIARAZIONI DI CARLO CONTI, GERRY SCOTTI E ANTONELLA CLERICI- In conferenza stampa, Antonella Clerici, ha dichiarato: “Cosa si può dire? La gioia quando me l’ha comunicato e l’ha fatto tardi. E non me l’aspettavo. Abbiamo accuratamente evitato l’argomento Sanremo e me ne ha parlato solo a metà gennaio. Abbiamo provato ieri e ci siamo divertiti tantissimo e se riusciremo a portare quello spirito sarà bellissimo”.
Le parole dei co-conduttori
Gerry Scotti ha invece asserito: “Io sono quello che ha fatto meno Sanremo al mondo. Anche il mio portiere l’ha fatto. E’ una bella emozione, un bel regalo che mi avete fatto e sono stato accolto dal tuo gruppo di lavoro, dalle maestranze, da Sanremo benissimo…”.
Infine, Carlo Conti ha affermato: “Per me Sanremo è casa: ci sono arrivato col 127 arancione nel 1985 e dopo 40 anni eccomi ancora qua con un ruolo ‘leggermente’ diverso da quello di allora… Dei miei precedenti festival ricordo i momenti con Sammy Basso ed Ezio Bosso e il Festival inizierà proprio con un omaggio. Disse che la musica, come la vita, si fa solo in un modo: insieme. E così ho deciso di condividere questo palco cambiando ogni sera compagni di viaggio. E i primi due compagni, cui sono particolarmente legato, sono Scotti e Clerici. Antonella Clerici è una sorella e con Gerry lo siamo diventati quando abbiamo condiviso il Covid nello stesso periodo. Sono due colonne dello spettacolo italiano e sono davvero felice di averli al mio fianco. Con me ci sarebbe stato anche un quarto elemento, Fabrizio Frizzi… Grazie per aver accettato l’invito e cercheremo di dare ritmo a queste 29 canzoni. Ci saranno solo due momenti al di là di questo: lo show di Jovanotti e il momento di Noa e Mira Awad per cantare Imagine. Non ci saranno monologhi ma momenti musicali”.
Gli ospiti: c’è anche l’ex calciatore della Fiorentina
E per concludere, ha esclamato: “Non ho avuto nessun tipo di pressione e anzi ringrazio l’azienda che si è fidata di me e sa che non cerco polemiche. Cerco di fare cose con grande rispetto dei telespettatori: i monologhi sono importanti ma io voglio rispettare anche i tempi televisivi e le serate con 29 cantanti ci porteranno all’1:20/1:30 e così ho voluto sintetizzare il più possibile anche con momenti veloci,. A volte basta una sola parola che può avere più valore. Ho invitato Bove proprio perché un ragazzo di 22 può raccontarci la sua esperienza difficile; venerdì sera Paolo Kessisoglu con la figlia che ci racconta il mondo di chi si chiude in camera (Hikikmori?) e canteranno insieme. Non c’è nessuna questione politica dietro. Come diceva Antonella, non dobbiamo dimostrare nulla. Tra le canzoni presentate ho cercato quanto più possibile la varietà. Argomenti variegati: alcune saranno tormentoni, alcune faranno pensare e questo penso sia un obiettivo del Festival. Come cercherò di non far arrivare quello che accade fuori dal Festival? Un po’ con la scaletta, un po’ confidando sull’intelligenza dei cantanti che sono qui per presentare le loro canzoni”. Che cosa ne pensate?